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Sdoganamento del disagio

Abbiamo appena assistito ad una delle dimostrazioni di ciò che il titolo di questo articolo esprime. In una precedente scrittura abbiamo analizzato, con particolare riferimento alla pandemia, una (incompleta) serie di castronerie diffuse per lungo tempo e su ogni canale dalla comunità dei complottari, dimostrando come esse siano state sistematicamente disintegrate dalla realtà. Andremo ora ad affrontare il modo in cui la medesima comunità si è posta e continua a porsi di fronte ai continui fallimenti e ceffoni che gli eventi propongono ad essa, seguendo uno spunto dettato dal mio Grande Maestro Massimo Polidoro: “Quando la profezia non si avvera”.

Il termine ultimo per la “strage” dei vaccinati è stato cambiato e posticipato almeno una decina di volte, siamo passati in scioltezza da 3 mesi a 2 generazioni dopo. Nonostante i dati ISTAT smantellino ogni narrativa complottara, i nostri simpatici amici continuano imperterriti a sostenere che stiano accadendo eventi senza precedenti in termini di “malori improvvisi” specialmente tra i giovani. Circa un paio di anni fa o giù di lì, i complottari resero la dicitura “malore improvviso” il terzo trend di ricerca su Google Italia. Ciò significa che questi individui passano le loro giornate a digitare quelle keywords su Google alla disperata ricerca di qualsivoglia informazione che possa, secondo loro, avallare la loro sganganata narrativa. Con l’aggravante di eseguire questa ricerca su Google, lo stesso Google dal quale, per anni, ci hanno raccomandato di stare alla larga, poiché influenzato e pilotato dai Poteri Forti.
Mentre nella realtà oggettiva, dopo un periodo durissimo, il Mondo tenta lentamente di tornare alla normalità, i complottari, feriti nell’orgoglio, non arretrano di un millimetro e continuano a sciorinare non meglio precisate stragi, eccidi di cugini e parenti, strampalati numeri attribuiti all’ISTAT, tutto unito alla tradizionale aggressività ed all’altrettanto tradizionale improponibile lessico, stranamente tipico di tutte le scritture di matrice complottara.
Assolutamente da non trascurare è il contributo offerto da taluni rappresentanti del circuito informativo tradizionale, che sembrano aver afferrato la possibilità di procurarsi facilmente una grande quantità di click e condivisioni, impostando la propria linea editoriale sulla base di una forte terminologia sensazionalista. E’ il caso di alcune trasmissioni TV, tra cui spicca quella presentata da un noto “strillone” di Mediaset e di numerose testate, prevalentemente in riferimento alle edizioni online, che continuano a titolare con termini cari alla comunità complottare quando poi, leggendo l’articolo, si capisce chiaramente che il contenuto non c’entra alcunché con il titolo, che era solo una manovra clickbait. Un comportamento simile è lecito aspettarselo da quei canali che i complottari bazzicano per sentire cose che suonano come musica alle loro orecchie, ne è un esempio uno dei più famosi, quello che ha un nome che sembra un detersivo anni ’80. Ma è davvero irritante ed avvilente vedere testate storiche e prestigiose prestarsi a questo meschino gioco della caccia al click del complottaro

Nonostante le numerose azioni filantropiche di indubbio beneficio per l’intera umanità e nonostante la totale assenza anche di un solo straccio di prova Bill Gates, nelle ferventi fantasie sessuali dei complottari, continua ad essere un demone che trama in segreto per distruggere l’umanità e chiunque, anche se in modo composto ed educato, faccia loro osservare che si tratta di una catasta di castronerie, viene immediatamente etichettato come “indottrinato” e/o “pecorone del gregge bee bee”. Anni fa lo stesso Gates, nell’ambito di un intervento nel contesto di una conferenza internazionale, ebbe a dire che auspicava una riduzione della popolazione mondiale attraverso una attenta gestione di leve riconducibili al concetto di politica demografica. I complottari si precipitarono a condividere il fatto che, secondo la loro interpretazione, quella era la prova provata che Gates fosse a capo di una segretissima associazione sovversiva che stava portando avanti un piano teso allo sterminio del genere umano, anche attraverso i vaccini. D’altronde, uno che sta a capo di una segretissima e perversa associazione, composta da élite mondiali appartenenti ai Poterih Fortih, che sta portando avanti un segretissimo piano per lo sterminio del genere umano, in quale contesto lo dichiara? Durante una conferenza in Mondovisione. Non fa una piega. Nel frattempo quanti siamo su questo Pianeta?

Dopo essere scesi in piazza, capitanati da una allora parlamentare del M5S, contro l’attivazione del 5G, che avrebbe permesso ai potenti di friggere chiunque a distanza, interagendo con mercurio e/o grafene contenuti nei vaccini, ora che il 90% di loro ha un dispositivo 5G, poiché si sono accorti che i porno e le partite si vedono ad una più alta definizione, essi continuano comunque a sostenere che il 5G sia dannoso e sia un progetto teso alla devastazione dell’umanità. Molti di loro auspicano un ritorno al 4G, alcuni addirittura propongono una abolizione della rete dati. Possiamo divertirci ad immaginarli con il TuttoCittà cartaceo in mano mentre cercano un indirizzo. Alcuni di loro hanno anche realizzato dei video, consigliando di coprire le antenne dei router e talvolta le proprie teste, con schermature realizzate in carta stagnola, affermando che ciò impedirebbe alle radiazioni di compiere il disegno dei Poterih Fortih.

Gli stessi individui, nel dipingere la realtà alternativa che fa loro più comodo, si guardano bene dal nominare personaggi come “l’avvocato più potente del Pianeta”, al secolo Reiner Fuellmich, avvocato tedesco, che avrebbe dovuto istruire il famigerato processo che sarebbe andato sotto il nome di “Norimberga 2”. Chissà se ciò ha a che fare con il fatto che il medesimo individuo si sia intascato €1.24M di donazioni effettuate da quelli più furbi di noi, trasferendoli legittimamente, poiché era cointestatario del conto dell’associazione cui venivano versate le stesse donazioni, al proprio conto personale e facendo perdere le proprie tracce. Ora che Fuellmich è stato acciuffato e sta affrontando un processo a seguito di tutte le proprie azioni, la comunità complottara si è divisa tra una maggioranza che osserva un rigoroso silenzio, in deciso contrasto con gli sbandieramenti degli anni passati ed una minoranza che tenta strenuamente di definire Fuellmich “prigioniero politico”.

Rimanendo nell’ambito dell’argomento donazioni, non possiamo ignorare un altro personaggio iconico della narrazione complottara durante gli anni della pandemia. Un signore laureato in Farmacia, noto collezionista di microscopi, che ama definirsi “nanopatologo”. La Nanopatologia è una disciplina che non esiste, si può, al limite, fare riferimento al termine nanotossicologia, come indicato da questa voce Wikipedia (https://it.wikipedia.org/wiki/Nanotossicologia), all’interno della quale è abbondantemente spiegato che la Comunità Scientifica non ritiene opportuno creare una nuova disciplina con il nome Nanotossicologia, poiché tutte le casistiche eventualmente da essa trattate sono già abbondantemente contemplate da altre discipline. Ma cosa importa? Invento un termine altisonante, mi presento come esperto della disciplina che ho inventato io, partecipo a conferenze, vengo ospitato in RAI, produco una serie di affermazioni assolutamente prive di alcun fondamento scientifico, ma confezionate in un modo capace di ammaliare le menti dei no-Scienza, dunque assurgo al ruolo di idolo della comunità complottara che sbandiera il mio nome ovunque, mi definisce “unico scienziato non appecoronato ai Poterih Fortih”. Poi, quando ho accumulato circa €920k di donazioni da parte di quelli più furbi degli altri, li trasferisco dal fondo dell’associazione e rompo con i ragazzi che, su base volontaria, gestivano i miei spazi social, che chiudono gli stessi spazi con un comunicato contro di me, all’interno del quale mi pongono una serie di domande sul mio comportamento. Mi do un po’ alla macchia e ricompaio occasionalmente nell’ambito di qualche blanda conferenza. Quelli che sbandieravano il mio nome ovunque ora, spesso, affermano di non avermi mai seguito e di non aver bisogno di alcun guru.

A seguito del terribile fatto di cronaca che ha visto il femminicidio, da parte di Filippo Turetta, catturato e reo confesso, della ex fidanzata Giulia Cecchettin, si è immediatamente sviluppato un movimento, all’interno della comunità complottara, che ha portato avanti la teoria della non esistenza dello stesso Turetta e dell’azione criminale perpetrata da quest’ultimo, che sarebbe stata costruita artificialmente, simulata dalle élite, al fine di distrarre le masse da non meglio precisate azioni del Governo e/o accadimenti del panorama internazionale. A riprova di questo ci sarebbe il fatto che, fin dall’arresto, avvenuto in Germania e dal rimpatrio di Turetta egli non sia mai stato mostrato al circuito mediatico, fatto che ha convinto i complottari di avere ragione al 100% circa la non esistenza del soggetto.
Qualche giorno fa, in occasione dell’inizio delle udienze del processo, lo stesso Turetta è comparso per la prima volta in aula, rilasciando una confessione fiume ed alcune memorie. E’ stato dunque possibile, per gli addetti ai lavori dell’informazione, riprenderlo e trasmettere le sue immagini ed i filmati delle sue dichiarazioni. Questo è abbastanza per portare la comunità complottara a ravvedersi? No. La nuova teoria, conseguenza della profezia che non si avvera, è che l’individuo visto da tutti in tribunale non sia Turetta ma un attore incaricato di sostituirlo, se non addirittura un personaggio virtuale creato mediante una IA. A riprova di questo, sempre secondo i complottari, sarebbero evidenti e non meglio precisate differenze somatiche tra la persona mostrata in foto all’inizio della vicenda e l’individuo presentatosi in aula. Le menti di questi individui si confermano puntualmente incapaci di elaborare la realtà quando essa non corrisponde alle proprie paranoiche visioni.

I recenti eventi climatici che hanno stravolto intere zone del nostro Pianeta, generando incalcolabili danni alle strutture, numerose vittime e disagi inverosimili per la popolazione, rappresentano la prova inequivocabile di quella enorme influenza che le attività umane hanno sul clima e che gli scienziati si sforzano, spesso inascoltati, di portare alla pubblica attenzione da almeno un quindicennio.
Nell’ambito della platea dei complottari, ovviamente, esiste un nutrito gruppo di individui che nega strenuamente ogni relazione tra gli eventi climatici e le attività della collettività umana, affermando continuamente concetti come “è tutto naturale”, “non sta accadendo nulla”, “è sempre accaduto, sono i normali cicli del Pianeta”, “vogliono solo fare terrorismo, per costringerci ad acquistare l’auto elettrica”, tutto questo accompagnato dalle tradizionali, improbabili raccolte di non meglio precisati dati circa la temperatura ed altri fattori.
Da quando questi stessi individui stanno vivendo in prima persona la portata del cambiamento climatico, da quando i cambiamenti che “nei normali cicli del Pianeta” richiedono millenni x completarsi si stanno attuando nell’arco di pochi decenni, da quando le improvvise e violente alluvioni e/o altri fenomeni climatici simili devastano intere città, fanno saltare le vacanze, questi personaggi, lungi dal riconsiderare le proprie affermazioni e convinzioni, hanno riportato all’attenzione pubblica una teoria del complotto, che sembrava quasi dimenticata, che attribuisce esclusivamente ad azioni dolose da parte di determinati individui appartenenti a non meglio precisate élite i fenomeni climatici cui stiamo assistendo. Secondo questi soggetti, ci sarebbero dei gruppi in possesso di tecnologie in grado di scatenare qualsivoglia tipo di fenomeno climatico a comando, in qualsiasi momento in ogni punto del Pianeta. Una di queste tecnologie sarebbe rappresentata dalle celebri “scie chimiche”, nome di fantasia attribuito dai complottari a quelle che, all’atto pratico, sono le scie di condensa che gli aerei lasciano, al proprio passaggio, in determinate condizioni climatiche soprattutto inerenti alla temperatura.
Insomma, pur di non ammettere che la Comunità Scientifica ha sempre avuto ragione su qualcosa che, ora, sta travolgendo anche loro, questi individui sostengono che ci sia dietro un disegno attuato appositamente per screditarli e per convincere la popolazione circa la necessita della svolta green che sarebbe nient’altro che un business ed i Poterih Fortih che, insieme al Gruppo Bilderberg, non hanno trovato di meglio da fare che irrorare i cieli non con una sostanza invisibile, ma con una ben visibile a tutti, in modo di farsi sgamare meglio

La volontà di affermare le proprie paranoie spazia, ovviamente, in numerosi campi e non si limita assolutamente all’argomento pandemia/vaccini:
Auto elettriche, Cash, Farina di grilli, Carne coltivata, It-Wallet etc.
Per ognuno di questi argomenti potremmo raccontare vicende analoghe a quelle di cui sopra, ma potremmo annoiarci, dunque insisteremo sui concetti base delle patologie trattate.
La frustrazione, di fronte ad una realtà che proprio non ne vuol sapere di diventare come la vogliono i complottari, è sfociata nella costruzione di una nuova realtà ad personas, alternativa a quella autentica, nell’ambito della quale tutti gli eventi hanno ricalcato alla perfezione le profezie degli stessi complottari. Il livello di patologia psichiatrica di questi soggetti ha da tempo superato il limite di allerta, il turpiloquio, la facilità di insulto, il disprezzo per l’interlocutore che non si piega ad una narrativa delirante, la non ammissione nemmeno di fronte ad un torto marcio putrido, la possibilità di arrivare facilmente anche alle mani, qualora la discussione sia di persona, sono ormai la modalità standard con cui questi individui si esprimono. Lo avevamo capito fin dall’inizio che, dietro a termini altisonanti come “dialogo”, “democrazia”, “libertà di pensiero”, si nascondeva una feroce frustrazione accompagnata da un altrettanto feroce bisogno di autoaffermazione, di distinzione che possa bilanciare un quotidiano spesso magro e desolante, figlio di vite vissute con superficialità e pigrizia. Ora il punto di non ritorno è stato superato. Questi soggetti non sono disposti ad ammettere alcunché ed andranno avanti ad oltranza, ad ogni costo. Il più grande e fondato timore è che, prima o poi, debba accadere qualcosa di veramente catastrofico, nel momento in cui questi individui dovessero davvero riuscire in qualche modo ad inquinare le linee guida dello Stato Sociale ed a determinare qualche decisione strutturale per la collettività. L’ultima volta hanno eletto a proprio catalizzatore un mediocre pittore austriaco e non è andata benissimo.
Tutti gli apprezzabili tentativi di dialogo, portati avanti da numerosi personaggi appartenenti alla comunità scientifica o cultori della stessa, hanno cozzato contro la totale chiusura mentale di questi soggetti, il cui unico interesse rimane una totale autoaffermazione diretta conseguenza di ego ed orgoglio senza confini.
Quello che questi individui stanno perseguendo è ormai uno sdoganamento del disagio, una feroce pretesa di poter sostituire la realtà autentica con quella che essi stessi hanno fabbricato a proprio uso e consumo, x nutrire le più recondite patologie psichiatriche e paranoie schizoidi dalle quali non solo si rifiutano di guarire ma che categoricamente rifiutano di riconoscere.

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