
Ricordatevi Colin Powell con la provetta in mano, non dico altro. Anni fa, l’amministrazione statunitense ordì un complotto e produsse prove false della produzione, in Iraq, di armi di distruzione di massa attraverso l’arricchimento dell’uranio ed altre pratiche. Il complotto venne completamente scoperto e non fu difficile capire che il reale scopo dell’iniziativa era produrre un valido pretesto per muovere guerra ed impossessarsi delle ingenti risorse petrolifere del paese attaccato.
Ogni qual volta si parli di questa vicenda quasi tutti quelli che intervengono dicendo la loro, soprattutto sui social, sono mossi da un irrefrenabile pulsione di ricerca della verità e di espressione di libero pensiero indipendente. La recente invasione da parte della Russia nei confronti dell’Ucraina ci ha consentito di evidenziare come la stessa irrefrenabile pulsione di ricerca della verità e di espressione di libero pensiero indipendente possa divenire ad intermittenza quando si tratta di applicarla all’altra parte. Andiamo con ordine.

Il direttore de Il Fatto Quotidiano, Marco Travaglio, il giorno prima che l’invasione abbia inizio, pubblica un tweet, leggibile da chiunque sul Pianeta, all’interno del quale definisce la notizia dell’imminente invasione una “fake news americana”, arricchendo il medesimo post con qualche tono sarcastico. Ora, non sarò io a puntare il dito sul fatto che il direttore ha scritto A ed il giorno dopo è accaduto B, poiché io stesso, come tutti, sono tutt’altro che infallibile. La domanda importante è un altra: poiché il direttore, poco tempo dopo l’inizio dell’invasione, ha pubblicato un libro sullo stesso tema, attraverso il quale sostiene di poterci mostrare le reali ragioni dell’invasione, non quelle della propaganda filo occidentale e filoatlantista, come è possibile che, a spiegarci le reali ragioni dell’invasione, siano persone che, fino ad un momento prima che la stessa iniziasse, la definivano “fake news”? Dove erano, fino ad un momento prima dell’invasione, tutte le tonnellate di materiale che ora queste persone stanno mostrando?
L’opinione del direttore nei confronti di Putin è chiaramente espressa in questo video al minuto 3:20, con un microfono di fronte a migliaia di persone. Da allora non ci sono aggiornamenti.
Qualche tempo dopo l’inizio dell’invasione, si è svolta a Roma una “manifestazione per la pace” con relativo corteo. Questo corteo ha fatto tappa di fronte all’ambasciata russa per chiedere la pace? Se non lo ha fatto, perché?

Questa mappa descrive accuratamente le aree dell’Ucraina più ricche in termini industriali e minerari

Questa mappa descrive le aree dell’ucraina attaccate ed invase dalla Russia. Questi russofoni vessati e ghettizzati dai cattivoni neonazisti ucraini sono tutti, 100%, all’interno delle aree più ricche a livello industriale e minerario, ce ne fosse anche solo uno in mezzo a qualche steppa.
Se l’obiettivo è liberare la popolazione russofona di Crimea e Donbass dall’oppressione dei cattivoni neonazisti ucraini, perché Mosca tira a Kiev, Kharkiv ed altre città su obiettivi civili? Perché Medvedev, ogni 2 mesi, sbandiera la minaccia nucleare?

Alla fine della guerra fredda, con lo scioglimento dell’URSS, l’Ucraina, che ai tempi della stessa URSS era la punta di diamante delle forze armate e dello sviluppo militare, si trovò ad essere la terza potenza nucleare del Pianeta, in conseguenza della giacenza, sul proprio territorio, di larga parte dell’arsenale nucleare dell’ex Unione. Con la sottoscrizione del Memorandum di Budapest, l’Ucraina rinunciò integralmente a tutto il quantitativo di testate nucleari di cui sopra, restituendole interamente alla Russia, ottenendo per questo garanzie scritte circa il rispetto del territorio della stessa Ucraina.
La manifestazione neonazifascista sopra, si è svolta in Ucraina? No, si è svolta in Italia. Potremmo reperire materiali di quel tipo da ogni moderna social-democrazia dell’Europa Occidentale, la situazione in Ucraina non era diversa, la sciocchezza addotta da Putin circa la necessità di “denazificare” l’Ucraina e liberarla dei neonazisti è e rimane una sciocchezza, paragonabile a ciò di cui parlavamo circa gli americani all’inizio dell’articolo. Ogni paese, anche il più moderno, deve gestire sacche di spostati che non hanno meglio da fare che dare luogo a rigurgiti di regimi fortunatamente identificati come illegali dalle Costituzioni dei paesi. La presenza di questi nuclei di disagiati in Ucraina non è mai stata più preoccupante di quella di qualsivoglia altro paese.

In Ucraina c’è stato un colpo di Stato finanziato dall’Occidente? No, in Ucraina c’è stata una rivoluzione quando il Presidente Viktor Janukovyč ha rinnegato il mandato elettorale, chiudendo ogni trattativa con la UE e tentando di orientare la politica economica del paese totalmente verso la Russia.
Di tutte le repubbliche ex-sovietiche, ce n’è soltanto una sulla quale Mosca è riuscita a mettere al 100% le proprie mani ed a piazzare un proprio uomo, è la Bielorussia e tutti sappiamo quale situazione ci sia in Bielorussia. Tutte le repubbliche ex sovietiche cercano di sfilarsi dalla sfera di influenza di Mosca e di aderire alla UE, ma questo è sicuramente dovuto all’accurato lavoro di corruzione da parte dei Poteri Forti delle intelligence occidentali, non al fatto che la Russia non abbia da offrire, in termini di mercati, un ottavo della metà di ciò che può offrire la UE e che quando la Russia non riesce a piazzare propri uomini al comando, come in Bielorussia, passi direttamente alle vie di fatto, come con l’Ucraina. L’espansionismo NATO è la seconda sciocchezza addotta da Putin per giustificare l’invasione, quando ciò che fa veramente paura è la UE ed il suo livello di democrazia interno, non perfetto ma avanti anni luce rispetto alla condizione russa.
Il validissimo analista statunitense Tony Seba, a capo di un think tank che consiglio assolutamente di seguire, nel 2016, in tempi non sospetti, nell’ambito di una conferenza all’interno della quale toccò vari argomenti, ebbe a dire che alla Russia, se essa non avesse cambiato strutturalmente il proprio paradigma socio/economico, sarebbe rimasto esclusivamente l’espansionismo imperialista come misura per evitare il default, in conseguenza dei profondi mutamenti dello scenario macroeconomico planetario.
Lo scopo di questo articolo non è costruire un porto franco per tutti quelli che possono essere i lati opachi delle azioni dell’Occidente, della NATO, degli Stati Uniti, etc. Io sono occidentale e sto dalla parte dell’Occidente, ma non significa che io non sappia analizzare le azioni discutibili dello stesso Occidente, come dimostrato all’inizio dell’articolo. Lo scopo è esigere dagli amici ipercritici e sempre iperattivi quando si tratta di criticare questa parte del Mondo, parità di trattamento nei confronti dell’altra parte, qualcosa che, fino ad oggi, non si è verificato e se continuerà a non verificarsi, noi altri dovremo continuare a cercare di capire le ragioni alla base di un qualcosa che nulla ha a che vedere con la ricerca della verità, un concetto nobile troppo spesso ostentato e sbandierato per coprire la necessità di andare contro per sentirsi parte di una elite di liberi pensatori indipendenti che non si lasciano influenzare dal Mainstream. Per non parlare delle difficoltà nel capire perché tutte le persone appartenenti alla platea di cui sopra non si siano trasferite a Mosca per non dover più vivere sotto l’oppressione delle dittature occidentali.
